sabato 4 dicembre 2010
Necrogiornalismo
sabato 20 novembre 2010
Repliche
Bene, riprendiamo il bloggu dopo mille mila mesi. Lo riprendo per esplicare un concetto e rispondere ad alcune accuse.
Sono stato accusato, per il mio modo di pensare, di fare pena. Di essere peggio di fede -quando la reductio ad Hitlerum non basta più-. E di conoscere il mondo solo attraverso i film (che non ho visto poi, che poteri megagalattici che tengo.)
Queste sottili armi, l'attacco alla persona non all'idea, sono quelle che vengono usate anche a livelli di politica più alta.
-vendola: ricchione! -berlusconi: puttaniere! -di pietro: non conosce l'italiano! -carfagna: bucchinara! -prodi: mortadella! -bindi: cesso!
Queste argomentazioni, possono non sorprendere se usate da gente ignorante che parla tanto per parlare, o usate con la consapevolezza di star dicendo cazzate, ma usate da gente che "combatte l'ignoranza e il malcostume" fanno un po’ ridere.
Una piccola premessa-
Le mafie hanno paura di una cosa sola, la gente onesta.
Perche se c'è gente onesta la mafia non può fare il suo gioco, se io persona onesta vedo un comportamento mafioso, posso denunciarlo ad altra gente onesta che è preposta a mantenere la legalità.
Mettiamo caso che io assista a uno scippo, da persona onesta mi indigno, e da persona onesta che ha fiducia nello stato (l'organizzazione che è preposta a mantenere l'onesta e la legalità) dovrei denunciarlo.
Ma questo non è un passaggio cosi semplice, perche la fiducia nello stato, viene a mancare, perche la mafia ha ben svolto il suo compito e ha minato la mia fiducia nello stato infiltrandosi in varie occasioni. Persa questa fiducia, diventa difficilissimo riconquistarla.
Oppure mi chiedono il pizzo, mi guardo intorno, se ci sono altre persone che non pagano e combattono, mi faccio forza e combatto anche io, ma se dalla gente intorno mi viene detto "tanto è inutile stanno dappertutto" il consiglio sottinteso è: "Paga e fatti i cazzi tuoi" la vaglia di combattere viene scemando.
Quindi io persona onesta, mi trovo da solo con la mia indignazione, e da solo non posso certo sconfiggere la mafia. Quindi la mafia ha vinto due volte, con l'atto criminale in se, e sradicando alla base qualsiasi tentativo di combatterla.
Per questo storicamente le mafie si sono sviluppate in territori in cui lo stato veniva visto come il nemico, l'altro, e non il noi che ci dovrebbe identificare come collettività.
In questa situazione, non può esistere l'eroe solitario che ripulisce la città dai cattivoni, ma si deve ripristinare la fiducia del singolo nella collettività, e questa fiducia si ripristina creando gruppi di gente onesta, che combatte con i fatti. Quindi possiamo identificare con eroi, la gente che si unisce e combatte, con le sue forze giorno per giorno.
E prima che mi accusate voi, io non sono un eroe sono il primo dei fessi che ha sfiducia nel sistema (nel genere umano più in generale se vogliamo dirla tutta.)
Adesso so che questa affermazione sarà fonte di accuse da ogni parte e luogo. Ma la devo fare:
"Saviano non è un eroe, e non combatte la mafia”
divulga, e divulga pure fatti risaputi.
Partiamo dal fatto che sia un divulgatore, che non c'è niente di male ad essere un divulgatore (un divulgatore non fa neanche informazione, perche per divulgare devi rendere più semplici fatti complessi, quindi si perde molto dell'informazione originale) ma questo in nessun modo ti rende eroe, un eroe combatte, e non combatte da solo.
Divulgare i fatti di mafia, come fa Saviano, cioè rendendola un nemico immortale impossibile da sconfiggere, non fa altro che aumentare quella sfiducia già presente nei cittadini, in un popolo già sfiduciato come quello italiano, è la botta finale che fa deporre le armi della lotta alla mafia.
Saviano non fa informazione, perche l'informazione è data da una visione ampia e completa sul problema (cosa che non si può ottenere con un monologo), non semina manco la voglia di approfondire i concetti da lui appena menzionati, quanta gente che ha "letto" Gomorra (si proprio letto e non esposto in libreria) ha poi approfondito i temi trattati? Come mi è stato dimostrato dal vivo*, questo non avviene, perche l'ascoltatore/fan di Saviano, dopo averlo ascoltato si sente pregno dell'abbuffata di dati rigurgitata dal vate è l'argomento viene concluso.
*- io non sapevo niente del gladio, Saviano mi ha informato su questo.
- io qualcosa ne so
- e si tu sai sempre tutto!
- vabè, ma dopo aver sentito Saviano ti sei informato di più, per averne una visione più ampia?
- che me ne fotte a me del gladio!
Lucarelli divulgava i fatti di mafia da molto prima di Saviano (per questo dico che quello che dice Saviano era pure tutto già risaputo), ma nessuno l'ha mai appellato come eroe o combattete dell'antimafia.
Non travisate le mie parole, Non c'è l'ho con Saviano, è uno che fa il suo lavoro, sembrerebbe bene dato la gente che lo segue, ma non è in nessun modo un eroe.
Sono d'accordo, fa una vita di merda perche è sotto scorta, ma questo non lo rende un eroe. Mi dispiace se fa una vita di merda, ma non è un eroe.
Gomorra non ha creato nessuna crescita intellettuale nel cittadino italiano, ha fatto colore, ha fatto parlare un po’ nel mondo dell'Italia come pese della munezza e della camorra, ma poi stop.
Dove davvero si dovrebbe combattere la mafia, creando fiducia, organizzando le persone oneste, i fatti scritti in Gomorra erano risaputi.
Il ragazzo di casal di principe che dice che non esiste nessuna mafia, non è un idiota che non si rende conto di quello che succede nel suo paese sotto i suoi occhi, semplicemente non identifica la mafia come qualcosa di negativo, per lui la mafia sono le persone in cui ha fiducia, il sistema su cui basa il suo essere, per lui il nemico è lo stato.
Leggendo Saviano non potrà mai cambiare idea, perche è radicata in lui, solo un’azione concreta potrebbe risvegliarlo, ma questa azione concreta non è guardare rai3.
Il fatto che ci sia mafia al nord era risaputissimo, Milano a partire dagli anni 70 ne è invasa, ma anche se non sapete questi fatti vi basta fare un semplice collegamento con i dati che sicuramente sono in vostro possesso.
Berluscone è mafioso colluso ---> Berluscone sta a Milano ---> Milano sta al Nord = La mafia al nord!!!
La gente del nord ha sempre saputo che ci sono delle mele marce anche là, non è che aspettavano Saviano per scoprilo.
L’unica reazione che si è avuta da questi "nuovi" dati è che il cittadino del sud si è sentito più leggittimato a sguazzare nell'illegalità -tanto pure al nord stanno i mafiosi-.
Il combattere la mafia di Saviano eroe solitario, che si sacrifica per tutti noi è sbagliato e controproducente, visto che solo un gruppo unito onesto e legale può sconfiggere la mafia, e che Saviano non sta creando dei combattenti della legalità, ma pecoroni che lo seguono senza porsi domande.
I "fan" di Saviano, post gomorra, non hanno cambiato il loro modo di pensare, a parole sono tutti antimafia, ma coi fatti nessuno fa un cazzo, ci sono sempre millemila scuse. Le loro coscienze non si sono risvegliate, si sentono solo migliori, più legali, più culturosi, ma sono fuffa.
Non sto dicendo che non ci siano giovani che combattono la mafia, ma questi l'avrebbero fatto Saviano o non Saviano, non insultiamo la loro intelligenza.
Se adesso vogliamo concludere il tutto col fatto che sono fascista, nazista, mafioso, pduista, frocio, e compagnia bella -sta bene.
PS. Lucarelli, blu notte, 24 ottobre 2004. Cose che solo gli iniziati potevano conoscere.
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