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sabato 4 dicembre 2010

Necrogiornalismo

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Dopo il postu su Saviano, ne volevo fare un altro sulle persone che mi irritano.
Avevo abbozzato qualcosa su Allevi, ma il disgusto che provo per quell'essere mi ha fatto desistere dal finire.

Quindi parliamo di una categoria di gente che mi provoca nausea più volte al giorno:
i giornalisti beccamorti che trattano di nera, la peggio gente che possa esistere, peggio pure dei mierici e degli avvocati.

Chi mi conosce, (ma anche chi mi incontra scasulamente e mi trova particolarente ciarliero), sa che io seguo con particolare interesse la nera, anche questo blog ne è testimonianza diretta, ma sinceramente a me interessano le dinamiche e le motivazioni del fatto in se e non impacciarmi della vita delle varie persone coinvolte.

Oggi, controllavo la posta su libero.it -solo spam- e mi esce con questa schermata.




Ora non è che sia la cosa più oscena che abbia visto la sopra, ma mi ha fatto riflettere.
Avevo capito che in questo periodo vanno di moda le scomparse di creaturelle,
-scomparse che poi rilevano omicidi, come io nel mio pessimismo credo succederà anche in questo caso, infatti nove giorni non prospettano niente di buono-
ma fino a che punto devono vendere la notizia?

Cioè le foto di una tredicenne mezza spugliata, sono diritto di cronaca?
Vabe, è solo libero.it, è na merda di portale inutile che spaccia strunzate,
ma per curiosità sono andato su repubblica.it, sapete repubblica il lume tutelare della moralita in italia.
E mi sono ritrovato con una foto gallery.

Cioè berluscone paga le 17enni ed è immorale, uno scandalo per il paese, voi vi vendete l'innocenza della memoria di una creaturella 13enne ai peggio fetenti, e siete buoni?
Chi vi da il diritto di giudicare la moralità degli altri?

Che poi i giornalisti non è che so nuovi a schifezze del genere.
Esemplare è il caso Emily Sander una diciottenne, scomparsa il 23 novembre del 2007 e ritrovata morta dopo 6 giorni. Uccisa e violentata da un idiota di nome Israele Mirenda, che adesso si sta facendo una bella condanna a vita.

Sembrerebbe un caso come ne succedono molti, invece dimostra come i media siano lo schifo.
Perché Emily Sander era Zoey Zane, il nome non vi dirà niente, ma alla sua morte gli ha dato quei cinque minuti di celebrità.

Emily come Zoey Zane aveva fatto un po' di foto nuda, (vabè pure qualcosa con i toys, se proprio vogliamo esagerare roba erotico spinto), ma niente di porno.
Ma i media appena sgamata la notizia piccante, non se lo sono fatto ripetere, e hanno iniziato a scrivere le meglio puttanate.

Il fatto bello, che i suoi trascorsi nel "porno" non ci azzeccavano niente con la sua morte, e diffondere la notizia con titoli come "Giallo su studentessa-pornostar" e pubblicare foto tratte dal suo sito, è servito solo a sgamare la sua doppia vita e dare altro dolore alla famiglia già in pena.

Mentre sti avvoltoi -la gente seria e morale della società- pubblicava le fotogallery sulle loro testate online, la gente di internet e del porno -la feccia della società- si dava da fare nella ricerca.

Si perche il suo sito (ora oscurato, non ci provate a cercarlo che vi conosco spuorchi che non siete altro) dal momento della sua scomparsa faceva una marea di visite, e i gestori (gente che col porno ci vive e che in quel momento stava facendo i soldi), ha deciso di non approfittare della situazione, e di pubblicare appelli con la sua foto, e del faccia di cazzo che l'ha uccisa (l'ultimo uomo che l'aveva vista, quindi le ricerche partivano da lui).

Arrivati a questo punto quindi dovete rivedere i vostri preconcetti.

non più: porno = perversione: giornale = informazione
ma: giornale = necrofilia e ipocrisia: porno= zucchero cannella e ogni cosa bella.

E io continuero a brindare alla sua memoria.
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sabato 20 novembre 2010

Repliche

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Bene, riprendiamo il bloggu dopo mille mila mesi. Lo riprendo per esplicare un concetto e rispondere ad alcune accuse.

Sono stato accusato, per il mio modo di pensare, di fare pena. Di essere peggio di fede -quando la reductio ad Hitlerum non basta più-. E di conoscere il mondo solo attraverso i film (che non ho visto poi, che poteri megagalattici che tengo.)

Queste sottili armi, l'attacco alla persona non all'idea, sono quelle che vengono usate anche a livelli di politica più alta.

-vendola: ricchione! -berlusconi: puttaniere! -di pietro: non conosce l'italiano! -carfagna: bucchinara! -prodi: mortadella! -bindi: cesso!

Queste argomentazioni, possono non sorprendere se usate da gente ignorante che parla tanto per parlare, o usate con la consapevolezza di star dicendo cazzate, ma usate da gente che "combatte l'ignoranza e il malcostume" fanno un po’ ridere.


io sono come lui! almeno non bevo segafredo.


Una piccola premessa-

Le mafie hanno paura di una cosa sola, la gente onesta.

Perche se c'è gente onesta la mafia non può fare il suo gioco, se io persona onesta vedo un comportamento mafioso, posso denunciarlo ad altra gente onesta che è preposta a mantenere la legalità.

Mettiamo caso che io assista a uno scippo, da persona onesta mi indigno, e da persona onesta che ha fiducia nello stato (l'organizzazione che è preposta a mantenere l'onesta e la legalità) dovrei denunciarlo.

Ma questo non è un passaggio cosi semplice, perche la fiducia nello stato, viene a mancare, perche la mafia ha ben svolto il suo compito e ha minato la mia fiducia nello stato infiltrandosi in varie occasioni. Persa questa fiducia, diventa difficilissimo riconquistarla.

Oppure mi chiedono il pizzo, mi guardo intorno, se ci sono altre persone che non pagano e combattono, mi faccio forza e combatto anche io, ma se dalla gente intorno mi viene detto "tanto è inutile stanno dappertutto" il consiglio sottinteso è: "Paga e fatti i cazzi tuoi" la vaglia di combattere viene scemando.

Quindi io persona onesta, mi trovo da solo con la mia indignazione, e da solo non posso certo sconfiggere la mafia. Quindi la mafia ha vinto due volte, con l'atto criminale in se, e sradicando alla base qualsiasi tentativo di combatterla.

Per questo storicamente le mafie si sono sviluppate in territori in cui lo stato veniva visto come il nemico, l'altro, e non il noi che ci dovrebbe identificare come collettività.

In questa situazione, non può esistere l'eroe solitario che ripulisce la città dai cattivoni, ma si deve ripristinare la fiducia del singolo nella collettività, e questa fiducia si ripristina creando gruppi di gente onesta, che combatte con i fatti. Quindi possiamo identificare con eroi, la gente che si unisce e combatte, con le sue forze giorno per giorno.

E prima che mi accusate voi, io non sono un eroe sono il primo dei fessi che ha sfiducia nel sistema (nel genere umano più in generale se vogliamo dirla tutta.)

Adesso so che questa affermazione sarà fonte di accuse da ogni parte e luogo. Ma la devo fare:

"Saviano non è un eroe, e non combatte la mafia”

divulga, e divulga pure fatti risaputi.

Partiamo dal fatto che sia un divulgatore, che non c'è niente di male ad essere un divulgatore (un divulgatore non fa neanche informazione, perche per divulgare devi rendere più semplici fatti complessi, quindi si perde molto dell'informazione originale) ma questo in nessun modo ti rende eroe, un eroe combatte, e non combatte da solo.

Divulgare i fatti di mafia, come fa Saviano, cioè rendendola un nemico immortale impossibile da sconfiggere, non fa altro che aumentare quella sfiducia già presente nei cittadini, in un popolo già sfiduciato come quello italiano, è la botta finale che fa deporre le armi della lotta alla mafia.

Saviano non fa informazione, perche l'informazione è data da una visione ampia e completa sul problema (cosa che non si può ottenere con un monologo), non semina manco la voglia di approfondire i concetti da lui appena menzionati, quanta gente che ha "letto" Gomorra (si proprio letto e non esposto in libreria) ha poi approfondito i temi trattati? Come mi è stato dimostrato dal vivo*, questo non avviene, perche l'ascoltatore/fan di Saviano, dopo averlo ascoltato si sente pregno dell'abbuffata di dati rigurgitata dal vate è l'argomento viene concluso.

*- io non sapevo niente del gladio, Saviano mi ha informato su questo.

- io qualcosa ne so

- e si tu sai sempre tutto!

- vabè, ma dopo aver sentito Saviano ti sei informato di più, per averne una visione più ampia?

- che me ne fotte a me del gladio!

Lucarelli divulgava i fatti di mafia da molto prima di Saviano (per questo dico che quello che dice Saviano era pure tutto già risaputo), ma nessuno l'ha mai appellato come eroe o combattete dell'antimafia.

Non travisate le mie parole, Non c'è l'ho con Saviano, è uno che fa il suo lavoro, sembrerebbe bene dato la gente che lo segue, ma non è in nessun modo un eroe.

Sono d'accordo, fa una vita di merda perche è sotto scorta, ma questo non lo rende un eroe. Mi dispiace se fa una vita di merda, ma non è un eroe.

Gomorra non ha creato nessuna crescita intellettuale nel cittadino italiano, ha fatto colore, ha fatto parlare un po’ nel mondo dell'Italia come pese della munezza e della camorra, ma poi stop.

Dove davvero si dovrebbe combattere la mafia, creando fiducia, organizzando le persone oneste, i fatti scritti in Gomorra erano risaputi.

Il ragazzo di casal di principe che dice che non esiste nessuna mafia, non è un idiota che non si rende conto di quello che succede nel suo paese sotto i suoi occhi, semplicemente non identifica la mafia come qualcosa di negativo, per lui la mafia sono le persone in cui ha fiducia, il sistema su cui basa il suo essere, per lui il nemico è lo stato.

Leggendo Saviano non potrà mai cambiare idea, perche è radicata in lui, solo un’azione concreta potrebbe risvegliarlo, ma questa azione concreta non è guardare rai3.


Il fatto che ci sia mafia al nord era risaputissimo, Milano a partire dagli anni 70 ne è invasa, ma anche se non sapete questi fatti vi basta fare un semplice collegamento con i dati che sicuramente sono in vostro possesso.

Berluscone è mafioso colluso ---> Berluscone sta a Milano ---> Milano sta al Nord = La mafia al nord!!!

La gente del nord ha sempre saputo che ci sono delle mele marce anche là, non è che aspettavano Saviano per scoprilo.

L’unica reazione che si è avuta da questi "nuovi" dati è che il cittadino del sud si è sentito più leggittimato a sguazzare nell'illegalità -tanto pure al nord stanno i mafiosi-.

Il combattere la mafia di Saviano eroe solitario, che si sacrifica per tutti noi è sbagliato e controproducente, visto che solo un gruppo unito onesto e legale può sconfiggere la mafia, e che Saviano non sta creando dei combattenti della legalità, ma pecoroni che lo seguono senza porsi domande.

I "fan" di Saviano, post gomorra, non hanno cambiato il loro modo di pensare, a parole sono tutti antimafia, ma coi fatti nessuno fa un cazzo, ci sono sempre millemila scuse. Le loro coscienze non si sono risvegliate, si sentono solo migliori, più legali, più culturosi, ma sono fuffa.

Non sto dicendo che non ci siano giovani che combattono la mafia, ma questi l'avrebbero fatto Saviano o non Saviano, non insultiamo la loro intelligenza.

Se adesso vogliamo concludere il tutto col fatto che sono fascista, nazista, mafioso, pduista, frocio, e compagnia bella -sta bene.

PS. Lucarelli, blu notte, 24 ottobre 2004. Cose che solo gli iniziati potevano conoscere.

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