sabato 28 febbraio 2009

William James Sidis

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"Biografie che non se ne sentiva il bisogno"

Chi fu William James Sidis?

Semplicemente l'uomo più intelligente mai esistito.
Roba che Stephen Hawking e tutto il Mensa si devono solo mettere scuorno,
e tenete conto che del mensa ne fanno parte persone come Asia Carrera e il Casto Divo!

Sidis, nato il 1 aprile del 1898, mostrò il suo genio precocemente:
a sei mesi disse la sua prima parola, a un anno parlava correttamente l'inglese,
a 18 mesi leggeva il New York Times, a tre anni comincio ad esprimersi per iscritto usando una macchina da scrivere poggiata sul seggiolone, a 4 anni parlava il latino e inizio a studiare il greco per leggere Omero in originale, a sei anni imparò la logica aristotelica e sapeva parlare il russo, il francese, il tedesco, l'ebraico; presto imparò anche il turco e l'armeno.

A otto anni mostrava capacità matematiche superiori a quelle del padre, già considerato un genio; riusciva inoltre a ricordare istantaneamente tutto ciò che leggeva; a questa età aveva scritto quattro libri, dei quali uno di anatomia e uno di astronomia, che sono andati perduti. Sempre in quel periodo superò l'esame di ammissione ad Harvard, ma solo una volta compiuto undici anni ha potuto iniziare a seguire i corsi.

Fu comunque il più giovane studente di quella università dove Il 18 giugno 1914 ottiene la laurea in lettere cum laude, a sedici anni. A questo punto dichiara di voler intraprendere la "vita perfetta", cioè una vita ritirata dedicata allo studio e alla conoscenza.

Dopo la laurea, inizia ad insegnare in tre corsi: Geometria euclidea, Geometria non-euclidea e trigonometria scrivendo in greco una dispensa per il corso di geometria euclidea.
Da notare che era laureato in lettere.

Qui, cominciano i problemi:
gli studenti poco impressionati di avere a che fare con un giovane genio, speranza dell'umanità tutta, lo iniziano a sfottere, e arrivarono addirittura alle minacce.
Sidis, genio si ma fesso no, levo mano con l'insegnamento.

Quando un amico gli chiese perchè aveva rinunciato ad insegnare, Sidis se ne usci con una risposta brillante:
"Non ho mai saputo perché mi diedero il lavoro, non ho molto dell'insegnante. Io non volevo partire, mi fu richiesto di andarci."
Notate la genialità di quest'uomo, non ha citato manco una volta il fatto che lo facevano nuovo nuovo a scuola.

In questo periodo il giovine Sidis dichiarò a un giornale "che le donne non lo attraevano".
Questo è un altro esempio di come l'estrema intelligenza non venga trasmessa geneticamente, come Tesla, Gesù e Beethoven, non si riprodusse. Qui c'è da fare una precisazione, mentre i primi due lo fecero per loro scelta personale, il Ludovico Van,lo fece perche gli davano sempre picche.



Ludovico, le donne non lo amavano,
nel suo caso la colpa non è del essere geniale,
ma della scarsa igiene.

Sidis una volta finito di insegnare, inizia a studiare matematica, ma poi si sfastarea e lascia perdere,
quindi si iscrive a legge ma lascia perdere pure questo.
Abbandonato l'ambiente accademico, si butta in quello politico, partecipando a manifestazioni a favore dei lavoratori e durante una di queste fu arrestato.

Al processo dichiarò di essere socialista obiettore di coscienza e di non credere in un Dio, Ma si scappotto la galera grazie all'intervento del padre, un personaggio molto influente all'epoca.
Il padre un psichiatra molto quotato, piglia e lo rinchiude in una sua clinica per un anno, dopo di
questo i legami di Sidis con il genitore gia molto tesi verranno a rompersi.

Sidis finalmente libero dell'influenze paterne, riuscirà a mettere in atto il suo piano,
una vita anonima e comoda, lontana dai riflettori e dalla fama,
diventa un impiegato,- alcuni dicono un custode -, e rimarrà nell'anonimato fino alla sua morte, in solitudine, nel ‘44 per emorragia cerebrale a soli 46 anni.

Che ha fatto questo nella frattanza?
Si dice che aveva amici e compagnia bella, che riusciva a risolvere le parole crociate a mente dopo averle viste solo per pochi secondi, che parlava 40 lingue e che fosse capace di impararne una nuova in 3 giorni.

Dopo la sua morte, anni dopo, tipo trent'anni, furono ritrovate diverse opere in soffitte e case di amici, un romanzo di fantascienza, 89 articoli scritti sotto pseudonimo su Boston e i frontespizi di opere ancora non ritrovate. In una delle opere venute alla luce, "Mondo animato e mondo inanimato", Sidis anticipa (nel 1920) il concetto di "buco nero".

Ma a alla fin fine, il suo genio è servito a qualcosa? a qualcuno?
La prima parte della sua vita l'ha passata una chiavica, lui schivo e riservato sempre sotto le luci dei riflettori e analizzato per volere del padre egocentrico, poi è stato un periodo "felice" mentre dava il suo contributo alla società nell'anonimato, contributo poi andato perso, e quindi inutilizzato.
Alla fine è morto solo, quindi non ha manco realizzato gli obbiettivi base degli esseri viventi.

Sidis, l'estremo esempio dell'essere intelligenti, non ha mai avuto vita facile, e possiamo dire non sia stato granché facilitato dal suo dono.
Quindi l'intelligenza non può essere ciò che ci distingue come uomini da tutto il resto e ci elevi all' essere "di più", infatti si può facilmente notare come gli idioti, spesso, siano più felici.
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