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Dopo il postu su Saviano, ne volevo fare un altro sulle persone che mi irritano.
Avevo abbozzato qualcosa su Allevi, ma il disgusto che provo per quell'essere mi ha fatto desistere dal finire.
Quindi parliamo di una categoria di gente che mi provoca nausea più volte al giorno:
i giornalisti beccamorti che trattano di nera, la peggio gente che possa esistere, peggio pure dei mierici e degli avvocati.
Chi mi conosce, (ma anche chi mi incontra scasulamente e mi trova particolarente ciarliero), sa che io seguo con particolare interesse la nera, anche questo blog ne è testimonianza diretta, ma sinceramente a me interessano le dinamiche e le motivazioni del fatto in se e non impacciarmi della vita delle varie persone coinvolte.
Ora non è che sia la cosa più oscena che abbia visto la sopra, ma mi ha fatto riflettere.
Avevo capito che in questo periodo vanno di moda le scomparse di creaturelle,
-scomparse che poi rilevano omicidi, come io nel mio pessimismo credo succederà anche in questo caso, infatti nove giorni non prospettano niente di buono-
ma fino a che punto devono vendere la notizia?
Cioè le foto di una tredicenne mezza spugliata, sono diritto di cronaca?
Vabe, è solo libero.it, è na merda di portale inutile che spaccia strunzate,
ma per curiosità sono andato su repubblica.it, sapete repubblica il lume tutelare della moralita in italia.
E mi sono ritrovato con una foto gallery.
Cioè berluscone paga le 17enni ed è immorale, uno scandalo per il paese, voi vi vendete l'innocenza della memoria di una creaturella 13enne ai peggio fetenti, e siete buoni?
Chi vi da il diritto di giudicare la moralità degli altri?
Che poi i giornalisti non è che so nuovi a schifezze del genere.
Esemplare è il caso Emily Sander una diciottenne, scomparsa il 23 novembre del 2007 e ritrovata morta dopo 6 giorni. Uccisa e violentata da un idiota di nome Israele Mirenda, che adesso si sta facendo una bella condanna a vita.
Sembrerebbe un caso come ne succedono molti, invece dimostra come i media siano lo schifo.
Perché Emily Sander era Zoey Zane, il nome non vi dirà niente, ma alla sua morte gli ha dato quei cinque minuti di celebrità.
Emily come Zoey Zane aveva fatto un po' di foto nuda, (vabè pure qualcosa con i toys, se proprio vogliamo esagerare roba erotico spinto), ma niente di porno.
Ma i media appena sgamata la notizia piccante, non se lo sono fatto ripetere, e hanno iniziato a scrivere le meglio puttanate.
Il fatto bello, che i suoi trascorsi nel "porno" non ci azzeccavano niente con la sua morte, e diffondere la notizia con titoli come "Giallo su studentessa-pornostar" e pubblicare foto tratte dal suo sito, è servito solo a sgamare la sua doppia vita e dare altro dolore alla famiglia già in pena.
Mentre sti avvoltoi -la gente seria e morale della società- pubblicava le fotogallery sulle loro testate online, la gente di internet e del porno -la feccia della società- si dava da fare nella ricerca.
Si perche il suo sito (ora oscurato, non ci provate a cercarlo che vi conosco spuorchi che non siete altro) dal momento della sua scomparsa faceva una marea di visite, e i gestori (gente che col porno ci vive e che in quel momento stava facendo i soldi), ha deciso di non approfittare della situazione, e di pubblicare appelli con la sua foto, e del faccia di cazzo che l'ha uccisa (l'ultimo uomo che l'aveva vista, quindi le ricerche partivano da lui).
Arrivati a questo punto quindi dovete rivedere i vostri preconcetti.
non più: porno = perversione: giornale = informazione
ma: giornale = necrofilia e ipocrisia: porno= zucchero cannella e ogni cosa bella.
E io continuero a brindare alla sua memoria.
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